Corsi attivati dall'UNITRE di Alcamo nell'Anno Accademico 2016 - 2017

 

 Cultura ClassicaStoriaFilosofiaFilosofia delle religioniLetteraturaMuseografia
SociologiaPsicologiaArcheologiaCineforumStoria del cinema
GiornalismoConoscere AlcamoMedicina

home

Cultura Classica

 

 LA   VITA È UN ROMANZO

 (e ognuno di noi ne è ora protagonista ora vittima)

Progetti – sogni – successi – delusioni – dolore - felicità

Docente: prof. Francesco Benenati
luciano  lucrezio  empedocle

  L'anno scorso citavo De Crescenzo:

“Mi sento come quelli a cui è stato concesso un mese di ferie . . . e tre settimane son già passate”.

   Ebbene?

 Ne è passato un altro, di anno, e il bello è che noi siamo qua

e i CLASSICI sono sempre attuali ed eterni e aiutano a riflettere, specie in questi tempi difficili.

Il programma si aggiorna dunque con:

Luciano (dialoghi dei morti) sec. I a.C. uno spirito arguto e corrosivo che dialogando coi morti ci induce a pensare a noi, vivi, oggi.

Lucrezio (De rerum natura) sec I° a.C. Rimedi naturali “Contro il logorio della vita moderna. . .”

Empedocle – (Sulla Natura - Purificazioni) sec V° a.C.

poeta lirico e filosofo di Agrigento del tempo in cui eravamo Magna Grecia (e magna, detto una sola volta, significava solo “grande” ...)

 

L'UNITRE, proponendo una libera offerta di varie discipline, ci induce a godere al meglio la vita attraverso la Cultura.

Questa esula dalla mera erudizione e ci fa apprezzare il Bello, le Arti, la Dignità dell’uomo.

 

In sintesi risveglia quell' humanitas che ci insegnano i classici… e che è sempre più rara in questa società confusa (e felice).

Cosa meravigliosa è l'uomo, se sa che vuol dire essere uomo

(Menandro)

 freccia

 

Storia

 

Storia della Sicilia, dei siciliani e della sicilianità

Docente: prof. Stefano Milotta

sicilia 

Dopo che i Siciliani si sono liberati dagli Angioini col moto del Vespro, e si sono “liberamente donati” agli Aragonesi (argomenti trattati lo scorso anno), hanno ottenuto di essere governati da un sovrano proprio, diverso dal re in carica in Aragona. Ma essi perdono questa prerogativa all’inizio del 1400, quando passano sotto la diretta sovranità del re d’Aragona, Martino il Vecchio.

Il corso di quest’anno verterà sulla Sicilia che, nella condizione di vice-regno, diventa di fatto una provincia del Regno d’Aragona nel Quattrocento e, dopo l’unificazione della Spagna, provincia dell’impero spagnolo nel Cinquecento.

È il periodo in cui gli Spagnoli cacciano gli Arabi dalla Penisola iberica, conquistando il Regno di Granada; espellono gli Ebrei da tutti i loro territori; istituiscono il tribunale dell’inquisizione di Spagna; finanziano la spedizione di Colombo e colonizzano l’America. I Siciliani sono parte dei fasti dell’impero di Carlo V, in cui “non tramonta mai il sole”, ma anche del suo declino sotto Filippo II; partecipano alle guerre, ed in particolare alla battaglia di Lepanto, con cui viene bloccata l’avanzata dei Turchi nel Mediterraneo.

A questo punto non sono più il Mediterraneo e il Sud Europa il teatro dei grandi eventi storici, bensì l’Atlantico e il Nord Europa: il Mare interno si riduce a semplice terreno di scontro di opposte piraterie.

Ci soffermeremo su come i Siciliani si pongano di fronte a questi eventi e quale ruolo svolgano, nell’ambito di una condizione di progressiva marginalità. Tratteremo dello strapotere dei baroni; dei tentativi dei borghi rurali di liberarsene e di diventare demaniali. In particolare seguiremo le alterne vicende di Alcamo, che per brevi periodi conquista lo status demaniale, per tornare ogni volta sotto il dominio dei conti di Modica.

In particolare concentreremo l’attenzione su due eventi che ci forniranno lo spunto per una riflessione su problematiche di scottante attualità. L’espulsione degli Ebrei ci farà riflettere su quanto la multiculturalità sia un tratto caratteristico dell’identità siciliana. La perdita di centralità del Mediterraneo ci consentirà di avanzare qualche ipotesi su quanto il destino della Sicilia, per la sua collocazione al centro di quel mare, sia strettamente legato al ruolo che nel corso della storia ha avuto il “Mare Nostrum”.

Ora che il Mediterraneo è tornato al centro della storia, in quanto teatro di una migrazione biblica; ora che popoli diversi, accomunati dal bisogno, bussano alle porte dell’Europa come se fosse la “terra promessa”, ma trovano solo muri e filo spinato, può la Sicilia, essendo la prima porta d’ingresso in Europa, trasformare in opportunità quell’esodo di massa, che assume sempre più i contorni di un grave problema?

Invece che dividersi nel solito scontro tra opposti preconcetti, la riflessione sull’identità multiculturale della Sicilia e sull’interdipendenza del suo ruolo con quello del Mediterraneo potranno essere di stimolo ai soci dell’Unitre, perché ognuno si faccia un’idea su tali problematiche. È importante che si discuta non sulla spinta di reazioni emotive e disinformate, ma sulla base della conoscenza del passato, che, non dimentichiamolo, è il presupposto per capire il presente e progettare il futuro

La presentazione sarà, per quanto possibile, problematica, in modo da stimolare la partecipazione dei corsisti, che saranno chiamati, di volta in volta, ad esprimere la loro opinione.

 Il corso si articolerà in quattro incontri, nei quali saranno trattati i seguenti argomenti:

 freccia

 

Filosofia

Anima antica

Platone e storia del dualismo

Docente: Dott.ssa Melania Piccichè

 platone

Il termine “psiche” (dal greco antico psyché, anima), si è affermato nel suo odierno significato di “mente” dopo una lunga storia. All'esordio di questa si colloca quale contributo fondamentale la produzione di Platone. Al celebre pensatore è attribuita la prima vera teorizzazione di quella configurazione concettuale che si determina come dualismo anima/corpo, nonché il divorzio che da questa consegue fra la dimensione materiale e quella metafisica. Il corso affronterà la teoria dell'anima in Platone attraverso la lettura di passi tratti da alcuni dialoghi, ripercorrendo alcune delle immagini più celebri e caratteristiche di tutta la storia del pensiero occidentale.

A distanza di millenni le suggestive metafore platoniche sull'anima influenzano ancora il nostro immaginario.

 

freccia

  

Filosofia delle religioni

Docente: Prof. Salvatore Lo Bue

 maha  giovanni  rumi

 

Primo incontro:           La rivoluzione induista.

                                    La storia di SAVITRI e il Mahabharata

 

Secondo incontro:       La buona novella dell’amore

                                    I sette segni del vangelo di Giovanni

 

Terzo incontro:           Il misticismo medio orientale

                                    E l’opera mistica di Rumi

 

 freccia

 

Letteratura

Poesie

Lettura e analisi del testo di alcune tra le più belle poesie della letteratura mondiale

Docente: prof. Baldassare Carollo

 libri

 

freccia

 

 

Museografia

Strategie di presentazione nei musei di archeologia

Docente: prof. Aldo Accardi

 

 mus

 

freccia 

 

Sociologia

Il contributo della sociologia allo studio dei gruppi

Docente: prof. Michele Mannoia

 gruppo

freccia

 

 

Psicologia

Configurazioni familiari tra rischi e risorse: legami e relazioni negli attuali scenari sociali

Docenti: Dott.ssa Angela M. Di Vita e dott.ssa Valeria Granatella

 fam

Nel primo incontro tratteremo, con una metodologia teorico esperienziale, il tema della separazione, delle famiglie ricostituite e dell’adozione.

 Il secondo incontro riguarderà le famiglie migranti tra tradizione e adattamento

freccia

 

Archeologia

 

 archeo

Primo incontro: 

Introduzione all’archeologia. Elementi di base: il mestiere dell’archeologo, metodi di ricerca e studio. Ricognizione, cos’è? Lo scavo stratigrafico: inquadramento base di uno scavo archeologico. Ricostruzione archeologica delle società antiche presenti nel territorio di Alcamo, in particolare cenni e confronti delle aree archeologiche: le Fornaci romane, Calatubo e Monte Bonifato.


Secondo incontro:

Le recenti scoperte archeologiche di Monte Bonifato, scavi condotti dalla Dott.ssa Antonina Stellino nel 2014. Un progetto europeo del Libero Consorzio di Trapani, per la Valorizzazione della R.N.O. Bosco d'Alcamo. Si porrà particolare attenzione alle fasi che hanno caratterizzato lo scavo archeologico presso l'abitato pluristratificato (dal IX secolo a.C. al XIII secolo d.C.), quartiere extraurbano sul versante est del Monte. Inoltre all’interno dello stesso progetto ci si è occupati del recupero, della valorizzazione e del restauro delle cisterne A e B del XIII secolo d.C., all'interno dell'antico abitato medievale di Monte Bonifato.


Terzo incontro:

Le Fornaci Romane di contrada Foggia di Alcamo. L'attività presso questo impianto produttivo si è svolta tra la fine del I sec. a.C. fino alla metà del V sec. d.C. L'impianto industriale assume un ruolo importante durante l'Impero Romano soprattutto per la fabbricazione delle Dressel 21-23, contenitori dei prodotti tipici del nostro territorio, come il grano, l’olio ed il vino

 

Sono previste due uscite sul territorio: Archeotrekking sul Monte Bonifato e presso l’area archeologica delle Fornaci Romane in c/da Foggia

 

 

Prima visita:

 cave

 

L’area archeologica Cave di Cusa, in territorio di Campobello di Mazara, è una cava estesa due Km circa da cui i Selinuntini estraevano il materiale per edificare i grandiosi templi della città.

È un cantiere di lavoro ricco di fascino e bellezza che offre al visitatore l’ultimo fotogramma di un mondo che si arrestò all’improvviso nel 409 a.C.

I Cartaginesi conquistarono, dopo cinque giorni di assedio, Selinunte distruggendo tutto, uccidendo 16.000 cittadini e deportandone 5.000. I cavatori lasciarono i segni del loro lavoro come se avessero dovuto riprenderlo il giorno successivo. È un luogo fortemente suggestivo che induce lo spettatore a pensare che il tempo si sia fermato nel lontano 409 a.C. quando la città, colta di sorpresa, fu distrutta.

 

Seconda visita

terme  cefala  necro

 

 

L’attuale comune di Cefalà Diana, distante 36 Km da Palermo, è stato fondato nel XVIII secolo dalla famiglia Diana. Il toponimo compare nei privilegi di fondazione delle chiese episcopali di Mazara e Agrigento (1093). La menzione alla fine dell’XI secolo documenta l’esistenza di Cefalà almeno nell’ultima età musulmana, mentre il toponimo chiaramente greco (Kefalè, “capo”, “sommità” o Kefalè potamou, “sorgente”) rimanda ad origini molto più antiche.

Le terme

È una bellissima, unica e suggestiva struttura termale di epoca islamica predisposta e attrezzata fin dall’antichità per dare cure e sollievo.

L’edificio, all’interno di un baglio cinquecentesco, si presenta come una robusta costruzione in pietra minuta amalgamata con malta. Le facciate sono decorate da una interessante iscrizione araba in caratteri cufici; all’interno, la vasca “dell’emiro”, le nicchie per la posa degli indumenti e un muro a tre archi sostenuti da due esili colonnine di marmo.

Il castello

Un documento del 1121 ricorda una viam castelli cognomento Cephalas. A Cefalà esiste quindi a quella data un castellum.

La struttura attuale, sovrapposta alla precedente costruzione di epoca normanna, è stata edificata tra il XIII e il XIV secolo e sfruttata in origine (1329) dai Chiaramonte come maniero difensivo sull’asse viario medievale Palermo-Agrigento.

La necropoli bizantina

Su un affioramento roccioso calcarenitico sono scavate una necropoli sub divo e cinque arcosoli.

 

 

 freccia

 

cineforum

In collaborazione col centro di cultura cinematografica

 “Segni nuovi”

 

Coordinano

Francesco Benenati – Ernesto D’Angelo – Giuseppe

 cineforum

 

freccia

 

  

storia del cinema

Docente: Ernesto D’Angelo

 lubi cine risi  leone

 

Terza annualità di quella specie di fanìa ieratica del Cirannino del Bignami di una qualsiasi "Breve storia del cinema" (già parzialmente svolta nelle due annualità pregresse con incedere di supposto elegante zoppo incedere), il corso si ostina a prefiggere il sempre più ingrato obiettivo di narrare in altri quattro incontri (la fatica, ormai, prefigura Sisifo!), ed in modi tendenti sempre più all'edutainment piuttosto che ad un abbozzo di statuto epistemologico (anzi eludendo vigliaccamente ogni presunta scientificità della trattazione, pur ossequiando blandamente una certa rigorosità formale), un'altra porzioncina della storia della  "settima arte", prendendo le mosse da un grande maestro della commedia sofisticata (anzi, la inventò), passando per il più geniale e proteiforme (nell'eloquio filmico) regista italiano, focalizzando l'attenzione su una stagione culturale, politica ed industriale assai progettuale e propagandistica del nostro cinema, per terminare con chi, prendendo spunto da un'intuizione dell'Ariosto (e altri), seppe fare i film americani, molto meglio degli stessi statunitensi. Dilatandone, a dismisura, il lessico e la sintassi. Nelle immagini e nei dialoghi.

Gli argomenti trattati saranno:

 

 freccia

Giornalismo

Tra “Cronaca” e “Storia”

Docente: Prof. Benedetto Barranca

 press

Esiste una differenza tra la “cronaca” e la “storia”? La “cronaca” è di per sé “storia”?

A questi ed altri interrogativi cercheremo di dare una risposta soffermandoci sui diversi settori in cui si è soliti suddividere la cronaca e, per legarci alla storia, rivisitando quanto si verificò a Partinico il 16, 17 e 18 maggio 1860, in occasione della “Spedizione dei Mille”: quell’evento è classificato, per come lo ricostruisce “certa” cronaca e “certa” storia, come l’“Eccidio di Partinico”.

Ma fu realmente e solo un feroce evento di “cronaca nera” o non fu piuttosto una vera e propria battaglia?

Quale sarebbe stato il destino della Spedizione dei Mille se il generale Landi, come gli era stato ordinato, si fosse piazzato militarmente a Partinico ad aspettare i garibaldini per impedire loro l’avanzata verso Palermo?

La “cronaca” dell’epoca raccontò i fatti con lo stesso tono e con lo stesso taglio? O taluni episodi vennero discriminati perché non funzionali al progetto dell’annessione al Piemonte?

Recentemente, un reportage del quotidiano “La Repubblica” ha sottolineato, ancora una volta, la “crudeltà” dei cittadini di Partinico descritti come “massacratori” dei soldati borbonici, i cui cadaveri hanno (?) poi dato alle fiamme o in pasto ai cani, rifacendosi così, come hanno fatto altri in passato, solo a “spiccioli” di una cronaca di parte dell’epoca che, a nostro avviso, è confutabile.

Nella nostra proposta, allora, c’è un percorso che da un lato proverà a chiarire cosa significa fare “cronaca” e cosa significa costruire la “storia” e dall’altro racconterà i “fatti” di Partinico cosi come sono stati descritti dai “cronisti” al seguito di Garibaldi mettendoli a confronto fra di loro e con documenti dell’epoca.

Riserveremo, poi, uno spazio a talune note di costume della cronaca dei Mille che ci aiutano a capire meglio come eravamo e come eravamo visti.

Questo il cammino:

1° Incontro

Introduzione ai concetti di: “annali”, “cronaca” e “storia”

La ricostruzione del “fatto”: lo scontro tra i partinicesi e l’esercito borbonico del 16 e 17 maggio 1860.

2° Incontro

L’analisi: la collocazione del fatto di cronaca nel contesto storico.

3° Incontro

Note di costume: curiosità nelle cronache dei Mille. 

 freccia

 

Conoscere Alcamo

L’Ottocento – Alcamo nella storia e nell’arte

Docente: prof. Francesco Melia.

 tela    fpastore

Il tema dell’anno accademico 2016/2017 riguarderà l’Ottocento alcamese visto attraverso due importanti artisti: Giuseppe Renda (1772 -1805) e Giuseppe Patania (1780 -1852).

Il primo ha operato in molte chiese e palazzi della città di Alcamo, il secondo si è distinto nella medesima città per aver realizzato i dipinti presso il santuario della Madonna dei Miracoli ed il ritratto del barone Felice Pastore di Rincione (1786 -1862).

Di quest’ultimo si analizzerà il ruolo di attivo committente al pari degli arcipreti Benedetto Mangione (1776 -1801) e Stefano Triolo Galifi di Sant’Anna (1805-1820).

 

 freccia

   

Medicina

 

·        Immunologia

 

Docente: prof. Francesco Dieli

 sist immunitario

1)     IL micro bioma: come i batteri influiscono sulla nostra salute.

2)     I farmaci biologici e il sistema immunitario.

 

 

·         Geriatria

Docente: dott. Mariano Cusumano

geriatria

Prevenzione nella senilità e prevenzione della senilità

 

Per programmare un’efficace prevenzione dell’invecchiamento che tuteli la salute e permetta non tanto la longevità, ma una sopravvivenza con una gratificante qualità di vita e il meno sofferta possibile, è necessario partire da corrette conoscenze degli aspetti delle manifestazioni epidemiologiche, dei problemi della salute pubblica, e di quelli dell’ambiente naturale. Pertanto, per contrastare efficacemente gli effetti dell’invecchiamento, è necessario individuare in modo preciso gli stati di bisogno più impegnativi e più ricorrenti nell’anziano

 

 

·         Ortopedia

Docente: Dott. Giuseppe Russo

Prevenzione e terapia nell’osteoporosi e osteoartrosi

ortop

freccia

 

 

home